Mercoledì 7 aprile 2021 è uscito il nuovo numero della rivista IUSVEducation, con un’edizione speciale che si aggiunge ai due consueti in uscita a giugno e a dicembre. La rivista ha una nuova veste grafica ed è il segno del rinnovamento di tutto lo IUSVE che nell’anno accademico corrente si presenta in particolare con un nuovo progetto culturale la cui espressione più evidente è il percorso triennale dal titolo “Ecologia integrale e nuovi stili di vita”.
IUSVEducation sarà parte integrante di questo cammino, dando voce alla riflessione e alle iniziative in cui il progetto si declina. Abbiamo con noi, in collegamento, il vicedirettore e professore IUSVE Michele Marchetto, direttore scientifico della rivista. Benvenuto professore.
“Grazie! Ben trovate a voi.”
Partiamo parlando proprio di questa nuova veste grafica, curata nel concept e nella forma dalla professoressa Arianna Novaga e da Michele Lunardi responsabile dell’Ufficio Comunicazione integrata dello IUSVE.
Il restyling della forma grafica e visiva che parte dal logo che è stato alleggerito passando anche per i colori, le cover legate ai concetti del progetto Green Dream, fino anche a l’impaginazione stessa con interni puliti e seriosi e i dossier tematici delle immagini.
Professor Marchetto, quali input ha dato alla professoressa Anna Novaga e al dottor Lunardi affinché la rivista assumesse il concept dei desiderato?
“È stato un lavoro piuttosto articolato e approfondito da parte della redazione, che rappresenta i diversi settori disciplinari delle Aree IUSVE e di cui la stessa professoressa Novaga fa parte e ne sono emerse, fondamentalmente, tre linee da seguire. La prima è dare visibilità alla funzione proprio di dar voce al progetto Green “Ecologia integrale e nuovi stili di vita”, che è il progetto forte triennale dello IUSVE e quindi già dalla copertina si sarebbe dovuto comprendere, come di fatto mi pare ci siamo riusciti, e la rivista è una delle componenti essenziali della comunicazione del progetto ed è una specie di agorà in cui si confrontano i temi e le riflessioni sul progetto. La seconda linea è quella, in coerenza con la precedente, di inserire un dossier di immagini di qualità, di qualità dal punto di vista della fonte e degli autori e dal punto vista anche della resa grafica.
Si tratta di fotografie o anche di opere d’arte di autori contemporanei, ma non solo, che abbiano la forza di un vero e proprio articolo, di un vero e proprio contributo autonomo, fatto non di parole ma appunto di immagini. Infine, si è trattato di rendere essenziale e possibilmente elegante la veste grafica della rivista, oltre che leggibile secondo i canoni delle riviste scientifiche che sono poi ricordati anche nelle norme redazionali allegate alla rivista.”
Parlando sempre della rivista, si diceva che vuole dare visibilità al percorso Green “Ecologia integrale e nuovi stili di vita” dell’Università.
Qual è quindi la posizione e la funzione della rivista proprio rispetto a IUSVE?
“Credo che l’inserimento della rivista nel contesto del progetto “Ecologia integrale e nuovi stili di vita” dia bene il senso della funzione della rivista, cioè animare il dibattito culturale che avviene nello IUSVE, lanciando idee da discutere, raccogliendo risposte a queste idee. La stessa redazione è concepita come un luogo di incontro e di confronto, di dialogo interdisciplinare. Sono, come dicevo prima, rappresentate le varie aree disciplinari che sono vive all’interno dello IUSVE e non solo perché abbiamo nella redazione anche un docente che proviene dallo IUSTO, cioè dal nostro omologo Istituto Universitario Salesiano di Torino.
E certamente poi l’obiettivo rispetto allo IUSVE è quello di far crescere studenti, giovani docenti che possono così sperimentarsi nella scrittura a seguito della lunga riflessione costruita, strutturata in termini scientifici.”
Volgendo invece lo sguardo a chi ne dovrà direttamente fruire, questa nuova IUSVEducation, a quale pubblico si rivolge nello specifico?
“Il pubblico non è diverso rispetto al destinatario della rivista nelle edizioni precedenti: si tratta prevalentemente di docenti e studenti. I docenti possono utilizzarla per valorizzare articoli anche all’interno dei loro insegnamenti, nelle singole Aree. Naturalmente gli studenti potranno essere sollecitati in ciò alla lettura e alla riflessione. Non mancano anche, come destinatari, altre università, alle quali la rivista giunge sia come informazione rispetto al numero online sia nella sua versione cartacea, sia ad enti del territorio con i quali IUSVE collabora nell’ottica della cosiddetta terza missione dell’Università.”
Qual è infine, invece, la linea editoriale che è stata seguita e che si seguirà per le prossime riviste, per i prossimi numeri?
“La linea di fondo è quella già tracciata negli anni precedenti, che abbiamo naturalmente confermata e ribadita nel titolo della rivista.
Si tratta di una rivista interdisciplinare dell’educazione e quindi il metodo dell’interdisciplinarità, sostenuto anche dalla variante della transdisciplinarità, è l’elemento fondamentale insieme alla cubatura educativa che chiediamo ad ogni articolo. Ogni articolo che si occupi di temi anche apparentemente lontani da quello educativo, dovrà avere una connotazione pedagogica che lo renda significativo a chi si occupa di educazione.”
Bene. Ringraziamo il professore e vicedirettore IUSVE Michele Marchetto. E vi ricordo che l’edizione digitale della rivista IUSVE è disponibile su www.iusveducation.it
Intervista di Aurora Simionato al professore e vicedirettore IUSVE Michele Marchetto per IUSVE CubeRadio.