Titolo: L’organizzazione irrazionale: tra limiti, buoni auspici e possibilità
Tipo di pubblicazione: articolo
Anno di pubblicazione: 2018
Autore: Mara Giglio
Rivista: IUSVEducation #11
Pagine: 86-115
Data di pubblicazione: giugno 2018
Editore: IUSVE – Istituto Universitario Salesiano
ISSN: 2283-642X
Come citare: Giglio, M. (2018). L’organizzazione irrazionale: tra limiti, buoni auspici e possibilità. IUSVEducation, 11, 86-115. https://www.iusveducation.it/lorganizzazione-irrazionale-tra-limiti-buoni-auspici-e-possibilita/
Parole chiave: complessità, irrazionalità, consapevolezza, rischi, possibilità
Paper PDF: IUSVEducation_11_Giglio_ORGANIZZAZIONE_IRRAZIONALE.pdf
Abstract:
Il contributo si sofferma sull’organizzazione complessa in senso ampio, e traendo anche spunto da esperienze personali nel campo della consulenza alle organizzazioni, tenta di focalizzare, in modo privilegiato, le dimensioni meno esplicite e visibili che la connotano, irrazionali e inconsapevoli, spesso causa di malfunzionamenti, disagio e anche psicopatologia organizzativa.
L’ipotesi sottostante è che a partire da approcci provenienti dalla psicologia clinica –sotto l’auspicio di uno sguardo multidisciplinare di ampio respiro – sia concretamente possibile, da parte di tutti gli attori organizzativi, cominciando dal ruolo di follower, contribuire allo sviluppo di un’organizzazione più consapevole, ritrovando con ciò significato e collocazione personali all’interno di un’esperienza quotidiana di lavoro permeata da fenomeni irrazionali.
L’intento è di offrire una serie di spunti di riflessione che aiutino a considerare le complesse pratiche organizzative intrise di rischi ma anche di possibilità. L’idea è che imparando a guardare ai luoghi di lavoro in termini lucidi e anche propositivi, attraverso il pensiero critico e la forza di volontà di collaboratori capaci di darsi valore, si determinerà più facilmente il successo dell’organizzazione, nonché il benessere dei suoi membri.
Keywords: complexity, irrationality, awareness, risks, possibilities
Abstract:
The article focuses on complex organizations in a broad sense, and taking the cue on personal experience in the field of consulting organizations, tries to focus especially on the less explicit and visible dimensions that connote them, irrational and unaware, often causing failures, discomfort and even organizational psychopathology.
By starting from approaches coming from clinical psychology – under the auspices of a broad multidisciplinary look – the underlying hypothesis is that it is concretely possible, by all the organizational actors starting from the role of followers, to contribute to the development of a more conscious organization. The result will be the rediscovering of a personal meaning and position within a daily work experience permeated with irrational phenomena.
The aim is to offer a series of food for thought that will help to consider complex organizational practices full of risks but also of possibilities. The idea is that by learning to look at workplaces in clear and even proactive terms, through critical thinking and the will power of collaborators capable of valuing themselves, the success of an organization will be more easily determined, as well as the wellbeing of its members.
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