Titolo: «La vita aspira al senso?» Declinazioni melanconiche e paranoiche del problema del senso
Tipo di pubblicazione: articolo
Anno di pubblicazione: 2024
Autore: Alberto Penzo Doria
Rivista: IUSVEducation #24
Pagine: 36-45
Data di pubblicazione: ottobre 2024
Editore: IUSVE – Istituto Universitario Salesiano
ISSN: 2283-642X
Come citare: Penzo Doria, A. (2024). «La vita aspira al senso?» Declinazioni melanconiche e paranoiche del problema del senso. IUSVEducation, 24, 36-45. https://www.iusveducation.it/la-vita-aspira-al-senso-declinazioni-melanconiche-e-paranoiche-del-problema-del-senso/
Parole chiave: melanconia, paranoia, senso, desiderio
Abstract:
La domanda fondamentale “La vita aspira al senso?” esplora le declinazioni melanconiche e paranoiche della questione esistenziale del senso. Attraverso l’analisi antropologica e fenomenologica, si rivela che la psicologia, pur essenziale, trova il suo fondamento nell’antropologia. Il Dasein, uno dei concetti più importanti di Heidegger, pone l’uomo di fronte alla domanda ontologica fondamentale e, per orientarsi lungo questo crinale, è necessario interpellare la fenomenologia e la filosofia dell’esistenza. Il senso non è cercato in una causa esterna, ma nell’essenza stessa dell’essere umano. La melanconia e la paranoia rappresentano, all’interno di questo contesto, due estremi: la prima sperimenta un vuoto di senso, mentre la seconda una proliferazione del senso. Tuttavia, entrambe le psicopatologie mostrano le due possibili posture dell’uomo nei confronti del senso, oltre all’emergenza dell’importanza dell’Altro nel conferimento del senso stesso. Infine, viene considerato l’impatto dell’iper-modernità sul desiderio umano, analizzando il suo ruolo fondamentale nella ricerca del senso e nella costruzione di una vita generativa e degna di essere vissuta.
«Does life aspired to meaning?» Melancholic and paranoid declinations of the problem of meaning
Keywords: melancholy, paranoia, sense, desire
Abstract:
The fundamental question “Does life aspire to meaning?” explores the melancholic and paranoid declinations of the existential question of meaning. Through anthropological and phenomenological analysis, it is revealed that psychology, even if essential, finds its foundation in anthropology. Dasein, one of Heidegger’s most important concepts, places man before the fundamental ontological question: in order to orient himself along this path, it is necessary to consult the phenomenology and philosophy of existence. Meaning is not sought in an external cause, but in the very essence of human being. Within this context melancholy and paranoia represent two extremes: the former experiences a void of meaning, while the latter experiences a proliferation of meaning. However, both psychopathologies show two possible postures of man towards meaning, in addition to the emergence of the importance of the Other in the conferral of meaning itself. Finally, the impact of hyper-modernity on human desire is considered by analyzing its fundamental role in the search for meaning and in the construction of a generative life worth living.