Titolo: Dagli strumenti alle prassi e dalle prassi ai modelli di mediazione didattica. Esperienze d’uso didattico del tablet pc
Tipo di pubblicazione: articolo
Anno di pubblicazione: 2013
Autore: Luigi Guerra
Rivista: IUSVEducation #01
Pagine: 18-23
Data di pubblicazione: luglio 2013
Editore: IUSVE – Istituto Universitario Salesiano
ISSN: 2283-334X
Come citare: Guerra, L. (2013). Dagli strumenti alle prassi e dalle prassi ai modelli di mediazione didattica. Esperienze d’uso didattico del tablet pc. IUSVEducation, 1, 18-23. https://www.iusveducation.it/dagli-strumenti-alle-prassi-e-dalle-prassi-ai-modelli-di-mediazione-didattica-esperienze-duso-didattico-del-tablet-pc/
Parole chiave: mediazione didattica, tlc, tecnologie dell’educazione, formazione docenti, didattica
Paper PDF: IUSVEducation_01_Guerra_DA_STRUMENTI_A_MODELLI_MEDIAZIONE_DIDATTICA.pdf
Abstract:
La scuola italiana è interessata in questi anni da numerose iniziative volte a qualificare strutturalmentel’efficacia e l’efficienza didattica. Alcune iniziative hanno carattere nazionale, e puntano a favorire una più incisiva collocazione delle TIC all’interno della didattica quotidiana. L’esperienza mette in luce, però, che una volta introdotte le tecnologie in classe, questo “mito” è presto sfatato. Infatti, partendo dall’assunto che “le parole fanno cose” e che “le percezioni si fanno prassi”, è evidente che la deriva che si potrebbe presentare consiste nella mancata governabilità delle “macchine” da parte dei docenti; ovvero nel dare la precedenza al modello culturale (programmato nella macchina) a discapito del/i modello/i didattico/i – potenzialmente – scelti o creati dall’insegnante/i.
Allo scopo di colmare il gap sopra delineato occorre: dare valore alla formazione insegnante (nelle logiche, però, dell’accompagnamento e della ricerca azione); prevedere la costituzione di reti sul territorio e individuare scuole pilota, così da elaborare modelli trasferibili.
Si propongono pertanto tre modelli d’uso didattico del tablet per concludere con alcuni suggerimenti “di buona pratica” quotidiana in cui le tecnologie siano affiancate da altri approcci e strumenti, e possano esercitare il loro valore implementativo.
Abstract:
The Italian school has been affected in recent years by a number of initiatives to structurally characterize the effectiveness and efficiency of teaching. Some initiatives are on a national basis, and aim to promote a more effective placement of ICT in daily teaching.
The experience highlights, however, that once the technologies have been introduced into the classroom, this “myth” is easily debunked. In fact, starting from the assumption that “words make things” and that “perceptions make practice”, it is evident that the tendency that you may have is the lack of governability of the “machines” on the part of teachers, or in other words giving precedence to the cultural model (programmed in the machine) to the detriment of the model(s) the teaching method(s) – potentially – chosen or created by the teacher(s).
In order to bridge the gap outlined above we must: give value to teacher training (in the logic, however, ofsupervision and research action); provide for the establishment of area networks and identify pilot schools, so as to develop transferable models.
Three models are therefore proposed for the educational use of the tablet to conclude with some suggestions for “good practice” everyday where technologies are complemented by other approaches and tools, and can exercise their implementative value.
Keywords: teaching mediation, tlc, educational technology, teacher training, didactics