La vita umana e il suo oltre. Un’indagine multidisciplinare

Ma, perché «Pria del tempo a sé il mortale/ invidierà l’illusion che spento/ pur lo sofferma al limitar di Dite?» (Foscolo 1978: vv. 23-25) Perché l’essere umano, anche il più materialista, il più ateo (se esiste l’ateo) paventa l’idea della fine totale e completa di sé? Orazio auspicava di sopravvivere, almeno nel ricordo: «Non omnis moriar multaque pars mei vitabit Libitinam» (Orazio 1967: III, 30). Nel profondo del proprio io, infatti, ognuno ha l’illusione o la speranza, o la percezione o la sensazione inspiegabile, eppure reale, che, oltrepassato il varco della morte, la vita continui, diversa da quella che è stata sperimentata, ma continui per aprirci a nuovi scenari, nuove realtà, nuove condizioni esistenziali: esistenziali, sì, perché essa, l’esistenza, cambia forma, ma perdura, c’è ancora e ci sarà sempre. Se la morte è vista da quest’angolazione, allora il libro, di cui parliamo, ha senso per quel che riguarda la morte, ma anche, e soprattutto, per quel che riguarda la vita.

Titolo: La vita umana e il suo oltre. Un’indagine multidisciplinare
Tipo di pubblicazione: articolo
Anno di pubblicazione: 2023
Autore: Anna Maria Sciacca
Rivista: IUSVEducation #22
Pagine: 96-109
Data di pubblicazione: ottobre 2023
Editore: IUSVE – Istituto Universitario Salesiano
ISSN: 2283-642X

Come citare: Sciacca, A. M. (2023). La vita umana e il suo oltre. Un’indagine multidisciplinare. IUSVEducation, 22, 96-109.

Parole chiave: corpo, anima, aldilà, multiverso

Paper PDF: IUSVEducation_22_Sciacca_VITA_UMANA_SUO_OLTRE_INDAGINE_MULTIDISCIPLINARE.pdf

Abstract:

Nel testo si commenta il tema dell’aldilà così com’è sviluppato nel libro di Angela Ales Bello e Anna Maria Sciacca Ti racconto l’aldilà. Fenomenologia della vita umana ante mortem e post mortem (Castelvecchi, 2023). In esso questo tema è affrontato da molteplici prospettive: filosofia, teologia, letteratura, scienze. Senza soluzione di continuità tra vita e sopravvivenza dopo la morte, si considera l’essere umano come sinolo di corpo e anima: in quanto sinolo, le due entità sono considerate come elementi inscindibili. Secondo quest’ottica, se l’anima sopravvive, deve poterlo fare anche il corpo, ma in quale modo? È proprio tale quesito che giustifica l’analisi delle riflessioni di filosofi e teologi attraverso il tempo: dalle affermazioni dei Padri della chiesa alle più moderne teorie fenomenologiche di Husserl, Stein, Conrad-Martius. A chiarire questa problematica contribuiscono anche le molte immagini, che artisti, pensatori e teologi ci hanno lasciato: l’evangelista Giovanni, la mistica Ildegarda, il poeta Dante. S’interrogano anche i defunti: dalle testimonianze di natura medianica a quelle di chi è entrato in contatto con quella dimensione in situazioni di premorte. Per finire si accenna anche ad alcune ipotesi che la scienza contemporanea ci autorizza a formulare, riguardanti luoghi di un eventuale multiverso, nei quali la vita umana potrebbe continuare.

The human life and its beyond. A multidisciplinary investigation

Keywords: body, soul, the afterlife, multiverse

Abstract:

In my paper I analyse the theme of the afterlife as it is developed in the book written by Angela Ales Belloand Anna Maria Sciacca, Ti racconto l’aldilà. Fenomenologia della vita umana ante mortem e postmortem (Castelvecchi, 2023). In this book the argument is dealt by many perspectives: from the point of view of philosophy, theology, literature and sciences. In a continuity of the life and the afterlife the human being is considered as a sinol of body and soul, so that the two entities are inseparable. This means that if the soul survives, the body cannot disappear. But in which way? It is just this question that justify the analysis of what philosophers and theologians proposed during the time: from the theories of the Church Fathers to the modern positions of Husserl, Stein and Conrad-Martius. In order to support this, there are a lot of images of artists, thinkers and writers from the evangelist John, the mystical woman Hildegard of Bingen, the poet Dante. In the book we find also what the deceased people tell us about themselves through the mediumistic communications and testimonies of those who had near death experiences. At last, the authors analyse some hypotheses of contemporary physical science that can be useful to describe a place where the dead ones continue to live: one of the multiverse.