La società senza dolore. Perché abbiamo bandito la sofferenza dalle nostre vite. Un’analisi critica del saggio di Byung-Chul Han

Il dolore riconsegna l’umano a dimorare i perché, a trattenersi nell’inquietudine, nell’incomodo, nell’ignoto; nell’urlo incoerente d’angoscia. Il dolore, nella sua più profonda essenza, narra l’umanità stessa, connotata disposizionalmente da fragilità, vulnerabilità, immaturità, dipendenza: una conditio di bisognosità necessaria, di originaria mancanza, che si annuncia come denotazione strutturale d’ogni esistenza umana. Ma non è forse da tali istanze che si edifica la più autentica possibilità d’essere dell’uomo?

Titolo: La società senza dolore. Perché abbiamo bandito la sofferenza dalle nostre vite. Un’analisi critica del saggio di Byung-Chul Han
Tipo di pubblicazione: articolo
Anno di pubblicazione: 2023
Autore: Maria Valentini
Rivista: IUSVEducation #21
Pagine: 152-164
Data di pubblicazione: aprile 2023
Editore: IUSVE – Istituto Universitario Salesiano
ISSN: 2283-642X

Come citare: Valentini, M. (2023). La società senza dolore. Perché abbiamo bandito la sofferenza dalle nostre vite. Un’analisi critica del saggio di Byung-Chul Han. IUSVEducation, 21, 152-164. https://www.iusveducation.it/la-societa-senza-dolore-perche-abbiamo-bandito-la-sofferenza-dalle-nostre-vite-unanalisi-critica-del-saggio-di-byung-chul-han/

Parole chiave: dolore, società, cura, educazione

Paper PDF: IUSVEducation_21_Valentini_SOCIETÀ_SENZA_DOLORE_PERCHÉ_ABBIAMO_BANDITO_SOFFERENZA_NOSTRE_VITE_ANALISI_CRITICA_SAGGIO_BYUNG-CHUL_HAN.pdf

Abstract:

L’articolo sviluppa una riflessione critica basata sul saggio filosofico di Byung-Chul Han La società senza dolore. Perché abbiamo bandito la sofferenza dalle nostre vite. L’analisi, pur rientrando nell’ambito della scrittura recensiva, si propone come feritoia per ulteriori prospettive di riflessione che, a partire dagli stimoli offerti dell’autore, tracciano sentieri di lettura della realtà attraverso un determinato codice semantico: il dolore. In tale prospettiva, si parte dall’approfondimento della società occidentale della positività, che ostracizza ogni forma di sofferenza in nome del benessere, della prestazione, dell’efficienza. Il tutto, in un orizzonte di estrema autoreferenzialità che finisce per bandire non solo il dolore, ma l’alterità stessa, nella misura in cui l’Altro si pronuncia come negatività all’interno della relazione. Un quadro solipsistico che viene ulteriormente esacerbato dall’evento pandemico. Si pone dunque necessario un percorso di riparazione: dal recupero del senso del dolore e dei suoi spazi ontologici, in conclusione si riconsegna il dolore alla propria dignità, attraverso un’ottica di cura educativa ed etica.

The palliative society. Pain today. A critical analysis of Byung-Chul Han’s essay

Keywords: pain, society, care, education

Abstract:

The article develops a critical reflection based on Byung-Chul Han’s philosophical essay The Palliative Society. Pain Today. The analysis, while falling within the scope of review writing, is proposed as a loophole for further perspectives of reflection that, starting from the stimuli offered by the author, traces paths of reading reality codified by pain. In this perspective, we start with an examination of the Western society of positivity, which ostracizes all forms of suffering in the name of well-being, performance, and efficiency. All, within a horizon of self-referentiality that ends up banishing otherness itself, to the extent that the Other is pronounced as negativity within the relationship. A solipsistic framework that is further exacerbated by the pandemic event. Therefore, a path of reparation arises: from the recovery of the sense of pain and its ontological spaces, in conclusion, pain is returned to its own dignity, through an educational and ethical care perspective.