Titolo: Ohana. Il diritto del minore di crescere in famiglia e l’esperienza dell’affido familiare
Tipo di pubblicazione: articolo
Anno di pubblicazione: 2015
Autore: Christian Crocetta, Cristiana Turco
Rivista: IUSVEducation #05
Pagine: 136-155
Data di pubblicazione: luglio 2015
Editore: IUSVE – Istituto Universitario Salesiano
ISSN: 2283-334X
Come citare: Crocetta, C., Turco, C. (2015). Ohana. Il diritto del minore di crescere in famiglia e l’esperienza dell’affido familiare. IUSVEducation, 5, 136-155. https://www.iusveducation.it/ohana-il-diritto-del-minore-di-crescere-in-famiglia-e-lesperienza-dellaffido-familiare/
Parole chiave: famiglia, affidamento familiare, diritti dei minori, temporaneità, complementarietà
Paper PDF: IUSVEducation_05_Crocetta_Turco_OHANA.pdf
Abstract:
L’affido familiare è una risorsa per la comunità, in quanto realizza l’esigenza di attuare il diritto del minore a crescere in un ambiente familiare, quando la sua famiglia di origine non sia temporaneamente in grado di provvedere ai suoi interessi, al suo «migliore interesse» (art. 3 CRC), ai doveri che la normativa e, soprattutto, la natura del ruolo genitoriale richiedono. È una risorsa per la comunità, ancora, perché mette in moto relazioni, collega due mondi familiari creando un ponte fra l’affidatario e la famiglia di origine del minore.
Il diritto vorrebbe la temporaneità dell’affidamento familiare e l’accompagnamento della famiglia di origine da parte dei servizi, in modo che possano essere risolte le problematiche della famiglia di origine e il minore possa rientrarvi appena possibile: non sempre questo è realizzabile de facto. L’affidatario, poi, dovrebbe ricevere formazione (prima) e accompagnamento (durante) per essere consapevole dei doveri e delle responsabilità che l’affido richiede, riuscendo a reggerne le tensioni e le difficoltà e mantenendo sempre, là dove è possibile, il ruolo di famiglia complementare, aggiuntiva, di appoggio, alla famiglia di origine. Le prassi di attuazione della normativa in materia e le varie sfumature della realtà delle singole storie familiari, tuttavia, sollevano interrogativi, fanno emergere nodi e aprono ulteriori piste di riflessione e analisi sul tema.
Keywords: family, family trust, parental responsibility, children rights, temporariness/ provisional nature, support
Abstract:
The family trust is a resource for the community, in as much as it realizes the demand to effect the right of the children to grow in a family environment, when his/her family of origin is not able, temporarily, to handle his/her affairs, his/ her best interest (art. 3 CRC), to the rights and the duties that the nature of the parental role requires.
And it is a resource for the community, because it connects two family worlds, creating a bridge among the two families.
The law requires a provisional nature of the family trust and the social services to take care and try to solve the problems of the family of origin so that the child can re-enter as soon as possible: this, in practice, is not always feasible.
Moreover, the caregiver should receive training (first) and support (during) to be conscious of the duties and responsibilities that foster care requires, managing to be strong enough to face the tensions and difficulties and maintaining, where possible, the role of complementary family, additional support, for the family of origin. The practice of implementation of legislation and the various nuances of the reality of individual family records, however, raise questions, bring out problems and open more avenues of reflection and analysis on the topic.