Titolo: Una farfalla in una teca d’ambra. Analisi di un caso clinico in un contesto istituzionale
Tipo di pubblicazione: articolo
Anno di pubblicazione: 2017
Autore: Davide Maria Marchioro
Rivista: IUSVEducation #09
Pagine: 156-189
Data di pubblicazione: luglio 2017
Editore: IUSVE – Istituto Universitario Salesiano
ISSN: 2283-642X
Come citare: Marchioro, D. M. (2017). Una farfalla in una teca d’ambra. Analisi di un caso clinico in un contesto istituzionale. IUSVEducation, 9, 156-189. https://www.iusveducation.it/una-farfalla-in-una-teca-dambra-analisi-di-un-caso-clinico-in-un-contesto-istituzionale/
Parole chiave: esperienza, differenziazione, conoscenza, simbolo, religione
Paper PDF: IUSVEducation_09_Marchioro_CASO_CLINICO_CONTESTO_ISTITUZIONALE.pdf
Abstract:
Questo articolo intende offrire alcuni spunti di riflessione circa le dinamiche transferali e controtransferali che caratterizzano la psicoterapia in ambito istituzionale, attraverso la descrizione di un caso clinico, focalizzando un particolare momento della terapia del paziente in cui emerge il desiderio di specificare e significare la propria vita. In particolare, in questo lavoro si vuole sottolineare come l’utilizzo del controtransfert richieda da un lato una sintonizzazione empatica con le ansie e i bisogni del paziente, dall’altro con ciò che viene potenzialmente suscitato dentro di sé. Un processo, questo, che è reso ancora più difficile in un contesto istituzionale, all’interno del quale il terapeuta non è l’unica figura con cui il paziente si rapporta: in tal caso, infatti, pur essendo uno strumento essenziale, il controtransfert rischia di fornire informazioni difficili da riordinare e tradurre.
Keywords: experience, differentiation, knowledge, symbol, religion
Abstract:
This article aims to offer some insights into the transference and countertransference dynamics in institutional psychotherapy, through a clinical description that focuses on a particular moment of the therapy in which the patient feels the need to specify and signify his life. In particular, this work shows how the use of countertransference requires, on the one hand, that the therapist empathizes with the anxieties and the needs of the patient, and, on the other hand, that he is aware of what is potentially aroused in himself. However, this is a process that is made even more difficult in an institutional context, because the therapist is not the only figure with which the patient relies: in this case, indeed, despite being an essential tool, countertransference is likely to provide informations that are difficult to rearrange and translate.